Torino, tornano i teloni al Filadelfia: Mazzarri lavora in gran segreto

Allenamenti top secret per i cambiamenti pensati da Mazzarri e il suo Torino: la tattica al primo posto nel nuovo corso granata, e il Filadelfia torna a essere coperto

Con Mihajlovic erano stati attivati una sola volta, in un anno e mezzo. Tanto che quando preferiva svolgere gli allenamenti in gran segreto, il tecnico allora granata si affidava allo stadio Grande Torino, più isolato. Con Mazzarri, invece, le cose sono cambiate. Da subito. D’altra parte, l’allenatore ex Napoli ha sempre preferito lavorare al riparo da occhi indiscreti: pochi, pochissimi allenamenti a porte aperte e tantissime sedute tattiche completamente al chiuso, onde evitare possibili spie avversarie che potessero anticipare le mosse in previsione della partita. Soprattutto ora, con il mister appena arrivato e intenzionato a portare degli accorgimenti rispetto al suo predecessore, il livello di allerta è massimo, e non a caso quest’oggi al Filadelfia si è attivato il dispositivo di occultamento, costato quasi un milione di euro durante i lavori di ricostruzione dell’impianto.

L’indicazione, da parte di Mazzarri, è chiara: lavoro in segreto, più che in tranquillità; prove tattiche particolari che necessitano del massimo riserbo da parte di tutti, per poter ripartire con un piglio diverso in campionato. Il Torino, d’altra parte, sembra orientato a intervenire molto poco in sede di calciomercato, contando anche nell’inventiva del suo nuovo allenatore, che ha già fatto intendere come il materiale umano a sua disposizione possa comunque essere in larga parte sufficiente. La tattica, quindi, al primo posto. E in gran segreto. I teloni al Filadelfia tornano in auge. Una scelta che, se confermata anche in futuro, sicuramente farà discutere, nel bene come nel male.